Mancano solo le bacchettate sulle dita e le ginocchia sui ceci. Per il resto la ramanzina a quei giovani su cui ha investito tanto e che lo hanno decisamente deluso arriva nel giorno meno prevedibile. «È stato un anno dove abbiamo, grazie ad Ancelotti, sperimentato tutte le potenzialità di tutti i giocatori che avevamo a disposizione e quindi abbiamo anche fatto tesoro di chi è più corretto per un gioco ancelottiano e chi invece, pur essendo un grandissimo campione di grandi prospettive, forse è meglio che giochi da qualche altra parte». Aurelio De Laurentiis ne parla a malincuore, ai margini dell’incontro in Figc con la delegazione del calcio cinese. Ma lo fa. Alla sua maniera. Senza elencare il nome degli epurati, ma basta vedere quelli che hanno giocato meno per capire con chi ce l’ha. Fonte: Il Mattino