Nel 4-3-3 di Roberto Donadoni, Simone Verdi è diventato un giocatore importante, tanto da conquistarsi la nazionale e l’attenzione di tanti club italiani e stranieri. La possibilità di giocare praticamente a ridosso della porta avversaria gli ha consentito di avere un buon feeling con la porta e di crescere, di conseguenza, in fiducia e autostima. Nel 4-4-2 varato a stagione in corso da Ancelotti, l’ex esterno del Bologna è costretto a partire più indietro e da una posizione più laterale, pur avendo la facoltà (anzi il compito) di convergere verso il centro per fare gioco sulla trequarti o per provare la conclusione verso la porta. Movimenti che Verdi ha fatto vedere solamente a sprazzi, anche perché non è stato in grado di acquisire una certa continuità di rendimento, tale da indurre l’allenatore ad offrirgli qualche chance in più. Lo stesso Ounas, pur partendo indietro nelle gerarchie, è riuscito invece a dare qualcosa in più e al momento appare più utile nel contesto di gioco approntato da Ancelotti. Fonte: Il Roma