Anche la Figc dunque seguirà l’esempio tedesco, scelto anche dalla Fifa per il Mondiale di Russia: non dieci gruppi di lavoro su ogni campo, ma una unica sede per il video arbitraggio (quella tedesca è a Colonia). Lo spazio sarà organizzato per contenere comunque una decina di isole di lavoro (per ovviare al fatto che in alcune giornate di campionato le partite sono previste in contemporanea), composte come adesso da 4 elementi ciascuna (VAR, AVAR e due tecnici). Probabile la presenza di un Supervisore VAR (come al mondiale), addetto al controllo delle procedure. Un grande sforzo deciso per ottimizzare il lavoro, e per risparmiare risorse. Chiaro che in questo modo i VAR migliori potranno essere utilizzati più volte per la stessa giornata di campionato, restando a dormire a Coverciano dove gli arbitri, a settimane alterne, svolgono il raduno. L’accelerazione verso questa opzione (inizialmente esclusa dal presidente Aia, Nicchi) nasce anche dalla necessità di non perdere arbitri in prossima uscita (Banti e Mazzoleni, ad esempio), da “convertire” adesso in VAR. Resta infine l’incognita Serie B. Il presidente Balata spinge per l’introduzione del videoarbitraggio anche nel suo campionato. Il VOR di Coverciano però sta nascendo su misura per la sola serie A. Vedremo quale soluzione sarà trovata in seguito. Fonte: CdS