Milik è un’idea di Cristiano Giuntoli, che era andato ad Amsterdam invaghito per Klaassen e se ne tornò con un centravanti da sistemare alle spalle del Pipita, per lasciarlo crescere tranquillamente, nei ritagli del turn-over: dovette accelerare, a sorpresa, e quando il principe del gol di quella stagione scelse di andarsene alla Vecchia Signora, l’accordo con l’Ajax venne chiuso in due giorni, trentadue milioni di euro più uno di bonus, lasciando perdere Icardi, Bacca e Kalinic e quell’universo di centravanti da mille e una notte che si stagliava nell’orizzonte. Nelle ultime tre stagioni, secondo il Corriere dello Sport, due le bruciate tra sale operatorie e piscina per la rieducazione: poi ha preso le stampelle e le ha lanciate al vento ora può godersela, aspettando che dal ballottaggio tra il Mertens ritrovato e l’Insigne da ritrovare esca il partner in attacco. In due viene più facile.
La Redazione