L’artiglieria pesante stavolta risponde presente. In massa. Tutta la linea di fuoco va a segno, da Milik a Callejon, a Ciro Mertens. Ma se per il belga la notizia era il non gol, per Milik la notizia la fa la spaventosa continuità. Il polacco è diventato una specie di Re Mida dell’attacco azzurro, segna a raffica, per fortuna sua, di Ancelotti e del Napoli. La strana coppia M&M o M2 se piace di più, ha messo insieme finora 24 reti in campionato, 15 portano la firma del polacco, 9 quella del belga. Arek, c’èda dire, non ha mai fatto centro su rigore, CR7, per esempio, ne ha battuti cinque. Se la matematica non è un’ opinione, senza i tiri dagli undici metri, Milik avrebbe un gol in più dell’asso portoghese. «Sono felice, continuiamo così e guardiamo avanti»: sorriso larghissimo e pacche sulle spalle ad amici e parenti che lo attendevano davanti agli spogliatoi. Milik centravanti titolare è una certezza assoluta, guadagna stima in se stesso e scala le gerarchie ora che per un bel po’ di settimane la squadra sarà orfana del capitano Insigne.
Il Mattino