L’Europa League entra adesso nella parte più delicata. De Laurentiis non ha chiesto a Carlo di vincere subito, laddove – tanto per fare un esempio – lo staff di Abramovich si aspetta che Sarri conquisti un trofeo, oltre alla qualificazione Champions. Non ha fretta, il presidente, che con quest’allenatore ha stabilito un solido feeling e di cui raccoglie probabilmente i suggerimenti per procedere al miglioramento del club, non solo sotto l’aspetto tecnico. È importante aver chiarito che Insigne non ha un prezzo, anche se la presenza del procuratore Raiola al suo fianco non rasserena: il problema per Mino è che nel contratto non vi è la clausola rescissoria, peraltro la famiglia di Lorenzo esclude che voglia lasciare Napoli. Confermando la totale disponibilità per il prolungamento del contratto di Ancelotti, il presidente ha annunciato che Giuntoli resterà dietro alla scrivania di Castel Volturno per altre cinque stagioni diventando così il direttore sportivo con più anni di servizio nella storia del club azzurro, ben nove. Si accelerano i progetti per il futuro. Operando parallelamente rispetto al cammino della squadra in Europa, il Napoli preparerà gli interventi sul mercato. Il primo è blindare Zielinski, diventato centrale nel gioco di Ancelotti, con un nuovo contratto e una nuova clausola. De Laurentiis ha ribadito che non si indebiterà per avvicinarsi alla Juve, tuttavia c’è un tesoro che supera i cento milioni nelle casse da utilizzare per acquisti o per operazioni immobiliari, facendo ulteriormente crescere un club che si distingue per quanto fa sul campo e per quanto non fa per sistemare i bilanci, attraverso plusvalenze dei calciatori studiate anche da club prestigiosi come la Juventus. Questa bolla finanziaria dovrebbe cominciare ad allarmare le istituzioni calcistiche.Fonte: Il Mattino