Il Mattino titola: “Raiola giù le mani dal nostro Insigne”

Le parole di Insigne a Reggio Emilia hanno avuto un effetto più dirompente del gol segnato a 5’ dalla fine. «Sono il calciatore più criticato, più di così non posso fare, cercherò di dare sempre il 100% finché sto qua». Fino a quando? Le parole di Insigne a Reggio Emilia hanno avuto un effetto più dirompente del gol segnato a cinque minuti dalla fine. «Sono il calciatore più criticato: più di così non posso fare, cercherò di dare sempre il cento per cento finché sto qua». Fino a quando? Fino al 2022, anno di scadenza del contratto del giocatore più pagato dal Napoli, 5 milioni a stagione? O potrebbe rompersi prima l’idillio tra Lorenzo, fresco capitano, e la squadra indubbiamente del suo cuore, come lasciano sospettare quelle parole? Insigne è stato messo in discussione soltanto da un uomo di calcio, Ventura: e si è visto come è andata a finire per la Nazionale, esclusa dalla Coppa del mondo in Russia.
Il discorso cambierebbe, però, se dietro a quelle parole dovesse esservi un suggeritore, il neo procuratore di Lorenzo, Raiola, il cui metodo è ben noto. Quando fiuta l’affare, cioè la possibilità di far guadagnare di più a un suo assistito (sempre con un congruo indennizzo per il club proprietario del cartellino, a onor del vero), è incontenibile. Mino è uno tosto, lo è ancor di più De Laurentiis, che raramente perde a braccio di ferro. Gli affari sono affari e potrebbe esservi una reciproca convenienza, tecnica ed economica, a dividersi nella prossima estate.  Fonte: Il Mattino

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