Conferenza Stampa De Zerbi: “Un anno fa a Firenze non dovevamo giocare”

Il tecnico neroverde nella conferenza stampa di viglia di Sassuolo-Napoli

Roberto De Zerbi si presenta alla consueta conferenza stampa della vigilia in vista di Sassuolo-Napoli, il tecnico neroverde parla degli eventuali strascichi della sfida contro il Milan: “Dobbiamo continuare non solo dalla partita col Milan, ma da quasi tutto il campionato, con la stessa voglia, con la stessa attenzione avuta a San Siro sapendo il valore del Napoli. Per farlo non dobbiamo snaturare la nostra identità. Giocare a tre o a quattro dipende dalla strategia che adotteremo, Sensi domani non sarà della partita e non vogliamo rischiarlo”.

SUGLI AVVERSARI

E’ una squadra che pressa per tutti i 90 minuti con grande velocità e intensità, giocano in maniera diversa dall’anno scorso ma con la stessa qualità. Ci siamo allenati bene durante la settimana ma è difficile riproporre l’ambiente dell’allenamento durante il match.

GARA DA EX

Ho sempre una grande emozione quando incontro squadre in cui ho militato, almeno fino al fischio del direttore di gara ma poi durante il match penso alla partita. Abbiamo giocato bene sia con un vero numero 9 come Matri o Babacar ma anche con un falso nove predisposto a maggior sacrificio in fase di non possesso”.

UN ANNO FA…

Un anno fa Fiorentina-Benevento:Quella gara non doveva essere giocata, è stata un funerale a cielo aperto. The Show must go on ma il calcio è composto da persone non robot”.

SUL CAMPIONATO

L’obiettivo primario è vincere domani, nella prossima gara e in quella dopo ancora. Abbiamo 31 punti in classifica e se non ne abbiamo fatti di più è perché abbiamo dei limiti. Non si è mai parlato dell’ipotesi Europa League, er la prossima stagione io sto qua e proverò a migliorare come tutta la squadra”.

SU BABACAR

Con la cessione di Boateng ha avvertito tutto il peso dell’attacco sulle proprie spalle e non riuscendo a segnare si è un po’ intristito. Ho provato a spronarlo facendolo giocare ma non c’è nessun caso Babacar, tra me e lui non ci sono problemi”.

A cura di Emilio Quintieri

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