Sul mappamondo calcistico c’è una bandierina azzurra anche in Azerbaigian. Certo, quella che il Napoli sogna di poter mettere a Baku il 29 maggio vincendo la finale di Europa League sarebbe di dimensioni decisamente più grandi, ma intanto, a preparare il terreno, ci sta pensando Roberto Bordin. Come? Da allenatore del Neftci Baku. Le sue parole aIl Mattino
Ci dica qualcosa della città.
«Baku è una bellissima città, molto moderna. C’è il mare, ci sono dei parchi enormi e poi la zona del business è molto avanzata. Senza dimenticare la città vecchia. Nel complesso si vive molto bene e io mi sento un privilegiato perché vivo nella parte bella della città. Qui sono avanti sotto tanti punti di vista, basti pensare che tra pochi mesi ci sarà anche il Gran premio di Formula 1. Il clima varia: oggi nevica, domani ci sono 10 gradi. L’unica cosa che non cambia mai è il vento».
E il calcio?
«Ogni squadra in Azerbaigian ha un centro sportivo all’avanguardia e tutti i campi sono in erba. Sono rimasto sorpreso in maniera positiva perché tatticamente stanno a buon punto. Puoi cambiare moduli e ti seguono e anche gli allenatori sono bravi».
Il campionato come è?
«Il Qarabag ha un budget esagerato e ha giocatori che fanno la differenza. Ma in generale i calciatori azeri sono forti. In ogni partita di campionato dobbiamo schierare 6 stranieri e 5 azeri di cui un giovane almeno del 1996. Anche la nazionale non è poi così male: ha perso solo all’ultima partita di Nations League».
Ma sopratutto a Baku è in programma la prossima finale di Europa League: lei chi vorrebbe vedere?
«Ovviamente mi auguro che ci sia il Napoli. In quel caso mi faccio promotore per organizzare il comitato di accoglienza». Fonte: Il Mattino