Alla vigilia del match casalingo con il Rotonda, Mauro Chianese, tecnico del Portici, aveva messo le cose in chiaro: al di là della classifica, sarà una partita difficile. Tuttavia, l’obiettivo era chiaro: vincere per chiudere il discorso salvezza, con otto giornate di anticipo e centrare, così, il primo obiettivo della stagione. In effetti, non è stato semplice, per gli azzurri, venire a capo di un avversario in piena lotta per la salvezza, che ha da poco abbandonato l’ultimo gradino della classifica. Ci ha pensato Nappo, centrocampista porticese, a metà del primo tempo, a trovare il guizzo giusto da tre punti, trasformando magistralmente un calcio di punizione che ha permesso alla sua squadra di ritrovare la vittoria che mancava da quattro partite e di allungare a nove la striscia di risultati positivi. La squadra lucana ha avuto il merito di rimanere in partita fino al triplice fischio, nonostante il predominio assoluto dei padroni di casa nel primo tempo. Diversi sono stati i tentativi del Rotonda di rendersi pericoloso dalle parti di Marone, ma l’ordinata difesa porticese, ben diretta da Sall, è riuscita ad arginare le velleità degli ospiti. Al termine della partita è iniziata la festa, al grido di ‘salvezza’, sul rettangolo verde e sugli spalti dello stadio San Ciro. A pensarci, sembra un paradosso, poiché il Portici è attualmente in piena zona playoff. Tuttavia, la politica dei piccoli passi, evitando voli pindarici, è quella che, storicamente, ha sempre portato i risultati migliori a tutti i livelli. Durante il girone di andata, dopo le pesanti sconfitte subite contro Bari e Turris, nessun tifoso vesuviano avrebbe scommesso un centesimo sulla salvezza ottenuta già a metà del girone di ritorno. Mister Chianese è stato portato in trionfo per il grande risultato raggiunto, con squadra e tifosi uniti in un unico grande abbraccio. Il risultato più grande, che ha ottenuto l’allenatore azzurro, è quello di aver plasmato un gruppo che ha acquisito grande consapevolezza dei propri mezzi e che non ha avuto timori reverenziali verso nessun avversario. Nella città vesuviana è scoppiata la Sall mania, con i tifosi azzurri letteralmente impazziti per il granitico difensore senegalese, simbolo della cavalcata del Portici. Dembel Sall: il Koulibaly del Portici, come qualcuno lo ha ribattezzato. Entrambi senegalesi, entrambi leader indiscussi delle rispettive terze linee. Con la salvezza raggiunta, la squadra di mister Chianese potrà adesso provare a divertirsi, essendo in piena zona playoff, con la consapevolezza e la sfrontatezza di chi sa che non avrà niente da perdere. Sarà proprio da Sall che il Portici dovrà partire, sia per togliersi lo sfizio di giocarsi tutte le carte per accedere agli spareggi promozione, sia per costruire la squadra della prossima stagione, con ben altri obiettivi.
Riccardo Muni