Ora si deve parlare anche di ancelottismo e allegrismo

Insieme alle altre fiflosofie calcistiche vigenti, tra il guardiolismo, il cholismo e passando per il sarrismo, sarebbe il caso di annoverare anche di ancelottismo e allegrismo. D’altronde, il loro è un calcio semplice, dove la parola d’ordine è buon senso. Allegri lo dice sempre: «Sono gli altri che pensano a complicarlo». Ancelotti calciatore è stato tra i migliori centrocampisti degli anni 80 (prima alla Roma e poi al Milan) e ha conquistato tre scudetti, due coppe Campioni e anche due Intercontinentali. Allegri ha avuto invece, da calciatore, una carriera da operaio del calcio. Ancelotti, da allenatore, ha subito fatto intendere di avere stoffa da leader. Un giramondo, Carletto. Che ha deciso di misurarsi con la serie A, nonostante una squadra che sta dominando da anni. In una realtà completamente diversa da quelle che ha lasciato nove anni fa, prima di spostarsi a Londra. Domenica sera al San Paolo sarà un incrocio spettacolare, di allegrismo e ancelottismo.

Fonte: Il Mattino

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