Le statistiche dipingono paragoni arditi, però nei numeri bisogna intrufolarsi con leggerezza, e comunque nessuno nei campionati europei è riuscito a segnare tre volte su punizione come Lionel Messi e come Arkadiusz Milik. Ma questi sono i confronti allegorici, perché Milik è chiaramente altro, è un centravanti che insegue la propria consistenza e non le sfide irraggiungibili sulla via Lattea.
OLTRE I GRANDI. Milik è già al di là della favola, come conferma il Corriere dello Sport, perché s’è lasciato alle spalle un mondo fantasmagorico, quasi surreale, persino abitato dagli alieni come Neymar o come Hazard e per realizzare cose che voi umani… ha staccato Griezman e Lacazette, Benzema e Firmino, Icardi, Bale e Falcao, un universo nel quale perdersi eventualmente. Ma c’è anche una forma di convivenza, sullo stesso pianerottolo, che consente al centravanti d’un Napoli ancor tutto da scoprire di guardarsi – occhi negli occhi – con Kane e con Aubameyang, con la stellina Jovic dell’Eintracht, con questa dinastia di goleador con cui ora convive almeno alla pari.
La Redazione