Si scrive Callejon e si legge in ogni dove. Solo due gol sinora? Poco male, perché José Maria è anche molto, ma molto altro. E’ l’indemoniato che imperversa sulla fascia senza sosta (si badi bene, da un capo all’altro), e che converge improvvisamente al centro seminando il panico; è colui che si oppone o che propone secondo necessità: contrastando, stoppando elegantemente (vedi Parma), rilanciando con altrettanta precisione, e pure concludendo a rete. Addirittura spingendosi ben oltre, sino a rimpiazzare nel bel mezzo dell’area il Milik sostituito da Ounas. Ed ancora, i falli laterali, i corner calibrati, e chissà che non cominci a tirare pure le punizioni. Quelle dirette in porta, poiché sempre a Parma, lo si è visto gironzolare attorno ad Arek, poco prima che il polacco uccellasse la foltissima barriera gialloblù. Il gol alla Samp a inizio mese e poi quello allo Zurigo a metà, ma va bene così se poi si sdoppia, si triplica, si centuplica come i famosi agenti di Matrix, oltre ad andare in doppia cifra in fatto di assist (10). Fonte: CdS