Questo è un sogno e val la pena di viverlo, godendoselo tutto, ripensando che il calcio dà e toglie e in settantadue ore ad Adam Ounas è stato restituito ciò che era rimasto perduto a bordo campo, nelle panchine infinite rotte da appena 424 minuti effettivi in quella stagione ormai alle spalle.
«E’ il mio momento migliore da quando sono qua e voglio gustarmelo tutto».
Dallo Zurigo al Parma, dal San Paolo al Tardini e da Ounas a Ounas, segnando quasi in fotocopia, giovedì sera attaccando lo spazio ma venendo da destra e prendendosi l’assist di Mertens e stavolta sfondando centralmente per farsi lanciare da Verdi.
«Fare due gol di seguito è una magìa».
E’ come rinascere, come riporta il CdS, anche se hai ventidue anni appena: ma è stato difficile rimanere le stelle a guardare, senza avere una chanches vera, una opportunità che aprisse alla speranza. «Io ringrazio Ancelotti che mi sta facendo giocare di più: lui ha scelte difficili da fare ed io lo rispetto e le accetto. E quando mi manda in campo, cerco di ripagare la sua fiducia. Io sono felicissimo, ovviamente, perché non avrei mai sperato di vivere questa fase così positiva».