Due stagioni e una promozione in serie A con la maglia azzurra. Gyorgy Garics ha il passaporto austriaco e un cuore napoletano.
Oggi, a distanza di oltre 10 anni dalla sua esperienza con il Napoli ha scelto di vivere in città e di aprire un centro sportivo lo “Sport club Pinetamare” dove è possibile giocare a calcetto e a paddle, la nuova moda del momento. Le sue origini austriache, però, non sono certo dimenticate e infatti l’ex terzino azzurro conosce molto bene il prossimo avversario del Napoli negli ottavi di Europa League.
Che squadra è il Salisburgo? «Hanno la cultura di scuola tedesca».
Ovvero? «Badano sopratutto a fare gol. Poi se ne prendono 3 non se ne preoccupano perché proveranno a farne 4. Dal punto di vista tattico non hanno una grossa cultura. Fisicamente sono forti e tendono a giocare sempre il pallone da dietro anche rischiando di perderla e prendere gol».
Una mentalità moderna. «Sopratutto hanno una mentalità giovane e fresca. Perché la forza di questa squadra è quella di non avere pressione dal punto di vista internazionale. Non è un caso se nella scorsa edizione dell’Europa League siano arrivati in semifinale. Dal punto di vista societario ci tengono molto al settore giovanile, perché è da lì che fanno venire fuori i loro talenti migliori».
E in Austria? «Dominano oramai da anni. E anche in questa stagione sono primi saldamente in vantaggio sulla seconda. La loro leadership non è mai in discussione».
Punti di forza in campo? «L’anima della squadra è Januzovic, ala sinistra e capitano della squadra. Abbiamo anche giocato insieme in nazionale. Tecnicamente è molto forte e poi ha grande esperienza internazionale accumulata quando ha giocato in Germania con il Werder Brema. Baricentro basso e ottimo piede. Lo terrei certamente d’occhio insieme a Ulmer, terzino sinistro che avrebbemeritato più fortuna se non fosse stato tormentato dagli infortuni».
Che ambiente troverà il Napoli a Salisburgo nel match di ritorno degli ottavi di Europa League? «Non aspettatevi la bolgia del San Paolo perché quella è unica almondo. L’atmosfera è molto tranquilla. Lo stadio è ovviamente bellissimo perché ultramoderno. Non è molto grande, anzi lo definirei a misura d’uomo ed è sempre pieno, soprattutto nelle gare europee. Per altro hanno la tradizione di allestire veri e propri show durante l’intervallo delle partite».
Fonte: Il Mattino