La passione per il Napoli, che fortuna! «Un giorno all’improvviso mi innamorai di te», colpisce dritto al cuore.
Il vicolo romantico e testardo che riporta l’inno da stadio il 13 febbraio del 2016, prima del calcio di inizio, è già nella storia: diviene il più fotografato della città, originale e imitato lì vicino ma anche a Barcellona, Trento e New York. Antonio Volo, il decoratore-fioraio, ha 59 anni, l’estro dell’artista e la praticità del ragazzo di bottega che è stato. Sorride e ride con il fratello Gaetano, che ha un altro negozio lì vicino, eredità di nonno Salvatore, ma attività prima ancora esercitata dal bisnonno Giovanni, in zona dal 1860, ossia dai tempi dell’unità d’Italia. Vico degli innamorati, vico dell’amore. E anche vico alleria. Quest’ultima scelta di toponomastica si deve ai versi di Pino Daniele ritagliati con il cartone e posizionati tra le luci. «È arrivata così tanta gente da rendere difficile persino l’accesso al negozio, tutti vogliono solo fare i selfie con il cellulare», ed ecco una coppia di fidanzatini che si bacia tra i vasi e le insegne.
A lato, di fronte alla scrivania in legno utilizzata per comporre i bouquet, è poggiato un Vesuvio, «l’installazione di un paio anni fa», ricorda soddisfatto Volo, cercando (ma non troppo) di contenere quel vulcano di idee. Per questo, sviluppi sono attesi. Al momento, nel vico è visibile una semplice composizione: cuori rossi con i bordi che si illuminano, e il primo messaggio di Cupido: «Un giorno all’improvviso mi innamorai di te».
Il Mattino