A tre mesi dalla fine della stagione Ancelotti ha dato il voto al Napoli: 7 pieno agli azzurri ma… Vi sono insufficienze legate a «prestazioni individuali», un legittimo senso – abilmente celato da un professionista esperto – di non completa soddisfazione per quanto hanno fatto finora alcuni azzurri.
Carlo passa per un buono: la frequentazione di grandi calciatori, di cui è stato prima compagno e poi allenatore, lo ha reso tollerante, però il carattere c’è ed ecco perché ha anche chiarito, stilando la pagella alla vigilia della partita con lo Zurigo, che a fine stagione «non vi saranno rimandati ma o promossi o bocciati». Perché il Napoli va rafforzato – non ricostruito, perché sta confermando di essere la seconda realtà calcistica italiana – partendo dalla base formata da quei giocatori che danno ancora garanzie anzitutto sotto l’aspetto fisico. Il voto, ovviamente, è migliorabile e dipende da quanto la squadra riuscirà a fare in Europa League.