Tutti sotto esame, ci si mette anche Ancelotti, che ha accettato un triennale progetto di sviluppo della squadra, che ha compiuto passi in avanti da Mazzarri a Sarri, non riuscendo a colmare il gap con la Juve neanche quando è arrivata a 91 punti. È inarrestabile, la Vecchia Signora. Si intuiva che non vi sarebbe stata corsa dopo l’acquisto di Cristiano Ronaldo ed è infatti vicinissimo l’ottavo scudetto. Un’ipotesi per evitare che il campionato sia ulteriormente svilito è l’introduzione dei playoff, che però non piacciono ad Ancelotti. E non perché Carlo sia un tradizionalista. C’è un ragionamento dietro il suo parere e riguarda il miglioramento tecnico che deve compiere una squadra per tentare di ridurre le distanze dalla Juve, che intanto è crollata nel finale sul campo dell’Atletico Madrid e rischia seriamente di uscire subito dalla Champions League. Questo avvicinamento è possibile attraverso una superiore continuità di rendimento, la crescita dei giocatori che sono stati acquistati nella scorsa estate (a cominciare da Fabian, che deve intanto superare le difficoltà incontrate da quando è passato in regia) e un mercato che possa aiutare la squadra ad essere all’altezza di una sfida così impegnativa. È un segnale lanciato con lo stile di Ancelotti: toni pacati chiarissimi, come tutti i destinatari dei messaggi.
Fonte: Il Mattino