Ilnapolionline.com prosegue nel suo viaggio all’interno delle scuole calcio, per cercare di capire il momento delle varie strutture tra campionato e la crescita dei ragazzi. Oggi è la volta dell’Asd Ciro Caruso 16 che in questi anni si è sviluppata in maniera esponenziale, non solo sul campo ma anche a livello strutturale. Di questo ma anche del Napoli di Carlo Ancelotti, tutto in un’intervista all’allenatore dei 2004 Antonio Caruso.
Di questo inizio di stagione delle varie categorie della scuola calcio Asd Ciro Caruso 16, qual è il primo mini-bilancio? “Direi che il bilancio di questi primi mesi di campionato è molto positive. Le varie categorie sono competitive per giocarsela per i primi posti e le squadre sono state integrate con nuovi ragazzi che sono molto promettenti. Se si continua su questa strada ci possiamo togliere diverse soddisfazioni”.
Negli ultimi anni c’è stata una crescita generale delle varie scuole calcio in Campania. Qual è stata la svolta secondo te? “Sicuramente investire sui giovani è un passo importante che le varie scuole calcio hanno fatto, perciò c’è stata una crescita così evidente. Purtroppo ancora non basta visto che soprattutto al Sud non c’è la cultura nel credere nei ragazzi e farli crescere in maniera definitiva. Ad esempio in Sudamerica i ragazzi esordiscono tra i 16 e i 17 anni e si sviluppano giovani di alto profilo. Se facessimo questo in Italia allora potremmo salire un altro gradino”.
A che punto sono i rapporti tra la vostra scuola calcio e il Napoli a livello di settore giovanile? “I rapporti con il club azzurro sono ottimi, visto che da sempre c’è molta stima verso mio fratello Ciro, visto i trascorsi da calciatore con la maglia dei partenopei. Ogni anno qualche nostro ragazzo della scuola calcio approdano alle varie squadre del Napoli, visto che Gigi Caffarelli segue le nostre categorie e ne rimane favorevolmente colpito”.
Hai giocato a calcio, quindi sai bene che ci sono momenti della stagione dove le squadre sono brillanti oppure meno. A tuo avviso come vedi questo momento dell’attacco del Napoli? “Mister Ancelotti ha ragione su un aspetto, vorrebbe che i suoi attaccanti siano più determinati sotto porta, questo forse manca al Napoli. Se uno analizza il parco di attaccanti della compagine azzurra, vede che sono elementi di assoluto valore. Chi li discute oppure li critica pesantemente significa che non segue il calcio con molta attenzione”.
Domani sera si gioca il return-match di Europa League contro lo Zurigo e potrebbe esserci spazio per Luperto e panchina per Gaetano. Per loro può essere una notte davvero speciale? “Il Napoli a mio avviso ha tutto per essere competitiva e anche quest’anno lo sta dimostrando. In Italia purtroppo c’è solo la Juventus che viaggia ad una media punti davvero impressionante e tenere il loro passo non è mai semplice. In campo europeo gli azzurri si stanno mettendo in evidenza, vedi anche il girone dove la squadra è uscita in maniera immeritata. A mio avviso leggo troppe critiche inutili mentre dovremmo supportare i ragazzi per l’intera stagione, poi si tireranno le somme”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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