Nel codice-Ancelotti, c’è una partenza lanciatissima, risale appena a cinque mesi fa, condita da nove reti nelle prime cinque giornate, una sola serata d’appisolamento, a Marassi contro la Sampdoria, e una media confortante: 1,8 gol a partita, che come proiezione avrebbe consentito di avvicinare il traguardo delle settanta stagionali. Ma nel meccanismo dev’esserci finito un granellino di sabbia e lo stesso percorso, nel girone di ritorno, ha squarciato un nebbione che riconduce Ancelotti a ritmi che rientrano quasi nelle statistiche del secolo scorso: le strade dei bomber sono lastricate di buone intenzioni, ma anche quelle dell’inferno (attuale).