In diretta nel corso della trasmissione “Un Calcio Alla Radio” di Umberto Chiariello, in onda su Radio CRC, è intervenuto il giornalista de “Il Napolista” Massimiliano Gallo in merito al movimento “JuveOut”: “Questo è un sentimento diffuso all’interno degli animi dei tifosi del Napoli, che li porta a non frequentare lo stadio. Ci siamo ammalati di Juventite, proprio perché manca la controprova. Ogni partita termina in questo modo: la Juventus vince perché aiutata dagli arbitri. Ancelotti è l’unico a non fare riferimento a situazioni arbitrali. Ottavio Bianchi, che ha avuto un ruolo molto importante, affermò che se a Napoli ci si appiglia ad un alibi, si è morti. E’ impossibile cambiare la direzione e la mentalità della gran parte dei tifosi della squadra, favorito anche da allenatori passati. Il successo di Sarri, ad esempio, è stato un successo antropologico, ha sposato una certa mentalità partenopea, provocando un entusiasmo che a Londra non provoca. Napoli si sta ribellando, si diserta lo stadio perché non si accetta questa competizione, ma bisogna fare una distinzione tra arbitraggi sospetti e dispotismo economico; contro il secondo è difficile opporsi. Il calcio italiano sta perdendo sempre più attrattività, problema, questo, che va risolto a livello apicale e dirigenziale. La squadra vive nettamente al di sopra delle proprie possibilità. L’unico grave errore di De Laurentiis è aver portato il Napoli troppo in alto”.
A cura di Emilio Quintieri