Lo 0-0 di ieri sera al San Paolo contro il Torino rappresenta l’andamento dell’ultimo periodo napoletano in campionato, gli azzurri creano molte palle-goal ma al momento di concretizzare o la sfortuna o le molte imprecisioni vanificano ciò che viene costruito. L’ex Mazzarri ha preparato la partita affidandosi al catenaccio, o difesa e contropiede se preferite, per provare a sfruttare gli spazi che il Napoli prima o poi avrebbe inevitabilmente concesso. Nulla di male tant’è vero che nel finale se a seguito di un velocissimo contropiede 2 contro 1 Aina avesse servito in area Belotti anziché farsi fermare da Allan probabilmente i granata avrebbero espugnato il San Paolo, i ragazzi di Ancelotti hanno controllato la sfera per tutto il match ma negli ultimi 30 metri è mancato il guizzo decisivo. Milik ha sfiorato il goal 2 volte in entrambi i casi in spaccata, la prima in leggero ritardo sul cross di Hysaj e la seconda con un tocco impreciso da pochi passi sul tracciante di Zielinski. Il pareggio di ieri è lo specchio del momento attuale di una squadra che gioca molto bene a calcio ma nel momento decisivo della stagione manca il giocatore che ti fa vincere la partita anche giocando male, a completare la serata storta anche il palo di Lorenzo Insigne con un destro a giro sul secondo palo leggermente deviato. Quello del 24 azzurro è il 18° legno stagionale per il Napoli, primatista d’Europa nella speciale classifica, quella di Insigne è la fotografia del momento partenopeo.
A cura di Emilio Quintieri