In diretta a ‘Un Calcio Alla Radio’ in onda su Radio CRC, è intervenuto Francesco Marolda del Corriere dello Sport: “Il calo del Napoli non dipende solo dalla questione stadio. Se ci fossero meno punti di distacco dalla Juventus, il Napoli andrebbe in campo con una ferocia diversa. Milik non sarebbe arrivato, quindi, in ritardo su quel pallone e anche con la Fiorentina gli azzurri avrebbero fatto risultato pieno. Il Napoli è secondo come l’anno scorso, indifferentemente dal distacco maturato contro la Juventus. Il campionato è ufficialmente finito. Questo Napoli ha fatto più dell’anno scorso, dato che i risultati sportivi andranno ad essere uguali, se non migliori, visto il cammino che può essere preso in Europa League. Non si può paragonare il Napoli dell’anno scorso a questo di Ancelotti: quello era un Napoli che veniva da tre anni di continuità tecnica, mentre questo è alla prima stagione. Gli azzurri sono in trasformazione, prima erano Sarri-comandati, adesso invece hanno più inventiva. L’importante è che il Napoli sappia cosa fare l’anno prossimo, perché in estate servono calciatori veri”.