Napoli: L’Europa League per scrollarsi di dosso la “malasorte”

I ragazzi di Ancelotti proveranno a ritrovare convinzioni e morale al San Paolo

Le parole di Carlo Ancelotti a seguito del pareggio interno contro il Torino: “Non possiamo accettare di costruire 18 palle gol in due partite e non segnare” fotografano lo stato d’animo del Napoli. Gli azzurri creano molte palle-goal ma la sfera sembra “non voler entrare”, i motivi sono una miriade a partire dalla stanchezza che porta gli attaccanti ad essere poco lucidi sotto porta in questo periodo ma anche la sfortuna relativa al palo a botta sicura colpito da Lorenzo Insigne. La prima cosa da risolvere è ritrovare la lucidità mentre per quel che riguarda la “malasorte” quella non è governabile, i ragazzi di Ancelotti già dalla gara di campionato e poi di Coppa Italia contro il Milan sono sembrati molto imprecisi a fronte di una elevata mole di gioco. Il pareggio 0-0 contro la Fiorentina e il successivo contro il Torino hanno evidenziato che il Napoli non ha una crisi di gioco riconducibile al nuovo modulo di Ancelotti, ma solo ed esclusivamente un appannamento degli attaccanti che non è poca cosa. Gli azzurri giocano molto bene con degli automatismi che i vari Insigne, Callejon, Zielinski, Allan, Mertens e Koulibaly hanno costruito in anni di duro lavoro, non sono diventati di colpo meno forti ma si tratta solo di una “nuvola passeggera” che li affligge in questo momento. Ora testa all‘Europa League col 3-1 dell’andata che permette agli azzurri di approcciare alla gara nel migliore dei modi, ma anche se la qualificazione non è in discussione i partenopei devono ritrovare convinzione ma soprattutto quel goal in grado di scacciare questa dannata “malasorte”.

 

A cura di Emilio Quintieri

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