C’è un’eredità lasciata da Walter Mazzarri. Arrivò col Napoli spento

Mazzarri ha lasciato in eredità la sua quota personale di un progresso che è patrimonio del club ma nel quale l’allenatore toscano ha inciso, mutando anche l’atteggiamento generale di quella squadra che pareva spenta al suo arrivo il 4 ottobre del 2009 (quindicesima in

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classifica, sette punti in sette partite, assai vicina alla zona retrocessione, lontanissima dall’Europa League poi conquistata) e diviene un dettaglio qualsiasi argomento di natura tattica, perché gli schemi e le modalità d’uso delle squadre rientrano tra i gradimenti personali di chiunque frequenti il bar dello sport, né l’eventuale ruvidità del personaggio può essere elemento di discussione, perché ognuno è fatto a modo suo. E infine quando il suo ciclo s’è chiuso, restando criticamente legati alle indicazioni del campo, Mazzarri ha consegnato la seconda qualificazione in Champions e un periodo felicissimo di sviluppo nel quale c’è pure un 24 gennaio 2010: le foto aiutano a non dimenticare. Fonte: CdS

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