Dalla lunga intervista rilasciata aIl mattino, un ricordo di Raffaele di Fusco
Ci racconti di quando nel Napoli giocò anche in attacco.
«Si erano fatti male tutti gli attaccanti e qualcuno diceva che io ero più forte degli attaccanti della Primavera perché non c’era tempo per farli crescere. Ad Ascoli entrai al posto di Careca. Il Napoli perse 2-0, ma ricordo la felicità provata quando Bianchi mi chiamò per entrare in campo. Ho fatto l’unica conclusione dell’ultima mezzora. A fine partita ho fatto le foto con i due portieri Pazzagli dell’Ascoli e Giuliani del Napoli. Un ricordo affascinante».
E lei come se la cavava?
«In realtà io ero nato centravanti».
Davvero?
«Prima di andare in porta giocavo in avanti e anche nelle partite spesso provavo ad attaccare. Poi una volta si fece male il portiere, mi misero in porta e ci sono rimasto per tutta la carriera».