L’Europa League, è persino una ferita che ogni tanto Napoli scopre ancora aperta e stasera a Zurigo, con Mazic che arbitra, finirà persino per sanguinare ripensando al Dnipro, ma è persino l’ultimo tram del desiderio o forse no, come riporta il CdS, il primo di un nuovo ciclo che sta per cominciare, firmato da Carlo Ancelotti.
Lei lo sa, Ancelotti: a giugno prossimo ci dovrà mettere mano. «E l’ho già fatto sino ad ora. Ma intuisco dove vuole arrivare: però siamo una squadra giovane ed altri ne arriveranno; saranno di qualità, andranno a confermare il ruolo del Napoli, che vuole essere competitivo».
Sta esaurendosi un’epoca, quella avviata con la rivoluzione di Benitez. «Però restiamo vivi e presenti e fino all’ultimo secondo della stagione vorremo dire la nostra, sempre. Sappiamo che sarà durissima, manifestazione lunga e con avversari di spessore, però intanto cominciamo a superare questo turno con lo Zurigo e poi ci lanceremo per cercare di rendere questa stagione indimenticabile. Io ci credo».
Che non sia un anno di transizione. «Non vogliamo che diventi questo, abbiamo tanto da giocarci in questi tre mesi e non molleremo niente. Siamo stati sfortunati recentemente, perché se ripenso alla gara con la Fiorentina, ma anche a quelle con il Milan e con l’Inter, resto convinto che ci sia mancato soltanto il gol».
Al Napoli che segnava a raffica. «Ci sono le fasi: adesso Milik si è ritrovato e Insigne e Mertens hanno attraversato un periodo di imprecisioni. Ma sono stati dettagli, perché le prestazioni della squadra ed anche quelle dei singoli a me sono piaciute. E penso che un pizzico di buona sorte l’avremmo meritata».
Vi manca la Champions… «E’ andata in quel modo. Il successo del Psg in casa dell’Utd ribadisce quanto fosse perfido il nostro girone, nel quale c’era anche il Liverpool, con i francesi e con la Juventus le favorite al successo finale. Ma lo spirito del Napoli in Europa League sarà lo stesso della Champions».
Tanti anni al vertice per ritrovarsi a digiuno. «Ma è egualmente appagante ritrovarsi ogni stagione nell’élite, concorrere per qualcosa. Noi abbiamo fame, i ragazzi inseguono questa gioia per sé e anche per la società, per i tifosi innanzitutto. Ma per riuscirci, va eliminato lo Zurigo. Vedo la squadra pronta, si è allenata bene, non so se giochi Ospina, che ha avuto l’influenza, o Meret. So che serve però dare ancora di più se vogliamo alzare al cielo questa Coppa».
La sua prima volta in Europa League… «Sono emozioni che vanno vissute. L’entusiasmo ce l’abbiamo, la condizione atletica anche, ci serve il gol. Non cambierò molto: ci mancherà Albiol, e sarà un deficit pesante. Nelle corde di questo Napoli c’è la vittoria».
La Redazione