Kalidou Koulibaly e dispiaciuto per la vittoria che non è arrivata nonostante le tante occasioni create, contento per la prova della squadra.
«La Fiorentina – afferma il centrale del Napoli – è una squadra forte specie in casa e sapevamo che vincere a Firenze è molto dura. Ci hanno messo in difficoltà nel primo tempo, ma noi abbiamo tenuto bene. Nell’intervallo abbiamo parlato tra di noi e nella ripresa è andata meglio: loro hanno abbassato il ritmo, noi l’abbiamo alzato. Peccato non aver concretizzato neanche una delle palle-gol costruite, ma dobbiamo essere contenti della prestazione anche se ripeto è mancato l’acuto per conquistare i tre punti». E’ mancata soprattutto una cosa: in questo modo si può “leggere” la quarta trasferta in archivio senza reti all’attivo. «E’ difficile per tutti giocare in campo esterno e stavolta, oltre ad un po’ di fortuna, è venuta meno la cattiveria e questo vale non solo per gli attaccanti, ma anche per i centrocampisti nei loro inserimenti e per i difensori sui calci piazzati in area avversaria. Diciamo che la cattiveria si allena, si allena tutto. Si deve solo lavorare, con il tempo faremo le cose che servono. Intanto, è giusto sottolineare che abbiamo contenuto gli attaccanti della Fiorentina e non era una cosa per niente semplice».
Merito anche della coppia Koulibaly-Maksimovic. «L’intesa funziona bene, Niko ha fatto una grandissima gara, ci ha aiutato e ci ha dato serenità, idem dicasi per Hysaj e Ghoulam. Peccato per l’infortunio a Mario che davvero non ci voleva. Davanti non è andata come speravamo, ma sia chiaro che i “colpevoli” non sono certo gli attaccanti: dobbiamo continuare così ed avere tanta fiducia». Ecco, fiducia. La (rin)corsa alla Juventus continua sempre e comunque. «Non dipende soltanto da noi, però io spero che vinca il Napoli e basta per avvicinarsi alla Juventus, in casa d’altri non guardo. Chi non crede nello scudetto resta fuori dallo spogliatoio. Io ci credo e ci credono i miei compagni». Adesso l’intermezzo dell’Europa League. Meglio: l’obiettivo. «La strada è quella giusta. Dal punto di vista fisico stiamo bene e nel finale abbiamo dimostrato di avere ancora forza per cercare la vittoria. Siamo pronti per giovedì». Un accenno al ricordo dell’amara sconfitta dello scorso anno («Pensavamo soprattutto a vincere questa gara, non a quella della passata stagione»), poi netto sui cori contro Napoli. «Li abbiamo sentiti, purtroppo ne parliamo sempre e io preferisco non farlo perché sono stanco di parlarne». Infine, i complimenti ai giovanissimi Meret e Lafont. «Sono stati molto bravi. Sono due portieri che hanno un grande futuro». CdS