La gestione finanziaria della SSC Napoli è all’insegna della cautela, talmente conservativa che questo club il bilancio – anche nell’ultimo anno disponibile, il 2017-2018, quando ha chiuso in perdita di 6,3 milioni di euro – lo fa con voci molto canoniche per la serie A: i diritti televisivi e le plusvalenze dalla vendita dei calciatori. Si misurano gli investimenti (che non mancano) alle risorse in cassa e se queste scarseggiano, non si sciala. Ma soprattutto la società non valorizza a sufficienza le entrate che hanno fatto la fortuna dei grandi club stranieri come le attività di marketing oppure quelle legate allo stadio di proprietà. In sintesi, una grande sui campi di calcio nazionali e internazionali, una squadra da media classifica per quanto riguarda il business.
Fonte: Il Mattino