Forse è qualcosa di più d’un semplice discorso di corridoio. In Italia la Confindustria del pallone, la Lega di via Rosellini, ci sta pensando da anni, ma ancora non ha fatto il primo passo. Alla Uefa, invece, pare che stiano studiando, nelle segrete stanze di Nyon, già un progetto di fattibilità. Perché il futuro è fare in casa quello che, al momento, viene fatto fare fuori. E così ecco che potrebbe nascere, a breve, la Uefa TV, ovvero un canale tutto dedicato al pallone continentale. Un po’ quello che accade in America con l’Nba (e che in Italia ha avuto successo grazie al canale tematico di Sky, già punto di riferimento per gli appassionati), da sempre molto attenta a dove poter andare ad afferrare nuovi ricavi. Al momento, con i diritti assegnati fino al 2021, ci si limiterebbe alle partite dei giovani rimaste fuori dal grande giro. Ma sarebbe il modo per studiare non solo l’effetto che fa, ma anche i correttivi da apportare. Insomma, l’idea possibile che Ceferin e i suoi si sono messi in testa è quella di creare una tv propria, senza dover appaltare a broadcaster esterni la produzione delle partite. Un giro d’affari clamoroso: pensate che il potenziale di spettatori è di circa 2 miliardi e i primi conti portano ad un introito che può arrivare anche fino a 50 miliardi di euro. Il paragone? Lo scorso esercizio, il giro d’affari dell’Uefa è stato di 25,5 miliardi. Insomma, capito perché ci stanno pensando? Fra l’altro, con l’introduzione, proprio dal 2021, della terza competizione che affiancherà Champions e Europa League (resta da decidere il nome), crescerà il numero delle partite sotto l’egida dell’Uefa, già aumentata con la Nations League, a tutto beneficio di sponsor e – di conseguenza – tv. fonte: CdS