Pier Paolo Marino lo portò a Napoli nell’estate del 2007, Marek Hamsik. E’ uno di quelli che conosce meglio lo slovacco ed è da sempre molto affezionato al centrocampista azzurro. Lo prese dal Brescia e diede il via alla grande avventura partenopea del capitano. E’ meravigliato di quanto sta succedendo in queste ore. «Sono veramente sorpreso per quello che sta succedendo e che non si trovi la quadra della trattativa. Certo, i cinesi sono difficili ma anche De Laurentiis è un osso duro».
Come finirà? «Secondo me si conclude, Hamsik andrà in Cina. Tutto questo fa parte del gioco delle parti di una trattativa: in questo momento è una partita di poker tra il club cinese e il presidente De Laurentiis. Se dovessi fare una scommessa punterei sul fatto che il trasferimento di Marek al Dalian andrà in porto».
Ma intanto Hamsik resta qui: come l’avrà presa la notizia? «Non gli farà piacere, la sua scelta l’aveva presa condividendola con la famiglia, si tratta di una quelle offerte veramente irrinunciabili. Mi dispiace molto per lui che si stia trovando in questa situazione visto che persona è e tutto quello che ha dato al Napoli».
Come farà a riattaccare la spina con il Napoli? «Neanche un robot ci riuscirebbe, mentalmente sarebbe davvero complicatissimo. Ma sono certo che non succederà perché anche al club conviene cederlo: c’è tempo, il mercato in Cina chiude il 28 febbraio».
Già a giugno si prospettò la cessione di Hamsik in Cina e poi non si concretizzò e Hamsik è ripartito forte come prima. «È saltata per la richiesta della società di 30 milioni ma Hamsik aveva già comunicato la sua volontà. Poi ha ricominciato con la sua abituale professionalità, da questo punto di vista non ci sono dubbi che in questi giorni continuerà come sempre a comportarsi bene. Ma a livello mentale stavolta per lui è diverso. Questa lunga negoziazione andrà ad incidere, si tratta di una cosa inevitabile».
Quindi lei fa fatica ad immaginare ancora Hamsik con la maglia azzurra? «Per me il discorso si chiuderà giorno prima o giorno dopo, le parti torneranno a discutere e si troverà l’intesa. Con i cinesi, o meglio con gli orientali in genere, è difficile trattare e questo lo so anch’io in prima persona. E non è semplice farlo neanche con De Laurentiis».
Uno come Hamsik quanto servirebbe ancora al Napoli? «Marek ha dato tantissimo negli anni di Mazzarri quando era considerato indispensabile, meno negli anni di Benitez quando giocava da trequartista. Le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti e le ha confermate in questi primi mesi sia in campionato che in Champions League anche in un ruolo diverso. Ma Ancelotti si sta affidando anche ad altre soluzioni e in questo senso la sua assenza di sentirebbe meno perché le opzioni per il tecnico sono diverse».
Quindi, immagina comunque un centrocampo senza Marek? «Secondo me il club potrebbe valorizzare ancora di più Zielinski. E poi Diawara è rimasto proprio perché esisteva la possibilità di una partenza di Hamsik, ecco perché è andato via in questa sessione di mercato soltanto Rog. Il ruolo è coperto anche senza Marek».
Fonte: Il Mattino