Che strano, che paradosso. E pensare che Marek, oggi, avrebbe dovuto firmare il contratto triennale da 9 milioni più bonus a stagione a Madrid, dopo le visite mediche: aereo Capodichino-Barajas prenotato alle 7.20 e adios, ciao ciao. E invece, niente: e tutti i saluti, gli abbracci, la tristezza, l’ultimo allenamento e il congedo di ieri, la festa d’addio a sorpresa organizzata martedì dalla squadra, il trasloco, i bagagli, gli amici giunti apposta dalla Slovacchia a prelevare le sue macchine scintillanti e la fantomatica ultima partita con la Samp erano soltanto uno scherzo. Ma sì, come riprta il CdS, sembra una lunga e articolata candid camera con tanto di torta con il numero 17, i coretti da stadio e i fuochi d’artificio: la scenografia, tra l’altro emozionante, del party fantasma che Callejon, con tanto amore, aveva messo in piedi in un locale a due passi dal San Paolo proprio per salutare degnamente l’amico e glorioso compagno. Recordman pluridecorato del Napoli che, se le cose non cambieranno, potrà continuare la caccia agli ultimi primati del club – gol in campionato e in Europa – e soprattutto giocare sabato a Firenze. E tante scuse anche a Insigne, nuovo capitano designato: abbiamo scherzato, anche con lei. Fino a nuovo ordine.
La Redazione