Nella telefonata di sabato con cui De Laurentiis aveva dato – a malincuore- il via libera all’operazione, Venglos e gli uomini di Wang Jianlin, terzo uomo più ricco della Cina, proprietario della più grande società di real estate cinese, c’era l’intesa sul prezzo del cartellino dello slovacco: 20 milioni di euro. E anche sulla formula: a titolo definitivo. Poi, all’improvviso, nel colloquio di ieri, rinviato di ora in ora a causa della festività del capodanno cinese, ecco la nuova proposta: una prestito oneroso (5 milioni) più un diritto di riscatto (15 milioni). Insomma, una dilazione che non era nei patti. E neppure le garanzie bancarie a sostegno delle transazioni avrebbero soddisfatto il patron del Napoli. Che ha deciso di far saltare la trattativa. Un bluff o è la parola finale a una trattativa iniziata all’improvviso, venerdì scorso, e tramontata in maniera altrettanto improvvisa? L’impressione è che quello di ieri sia un aut aut, con pochi margini di trattativa: o si fa come ci siamo detti – dice il Napoli – o Hamsik resta qui. La palla (avvelenata) passa ora nelle mani di Venglos, il suo storico agente. Che ha recitato una parte importante nella creazione di questo caos attorno al calciatore. Dandogli per scontati degli accordi che, invece, non erano ancora definiti. Di certo, De Laurentiis ora è travolto dalla tempesta del dubbio. E quando De Laurentiis dubita, quando è assalito da presentimenti e cattive sensazioni nei confronti di qualcuno, è difficile che cambi idea, o che si rassereni. Per questo, ha deciso di compiere questo passo. Fonte: Il Mattino