San Paolo vuoto – I Club: “Sotto accusa i tifosi virtuali e la gestione del calcio italiano”

Si cercano i motivi, le cause. Non piace a nessuno il San Paolo vuoto. Soprattuto non piace l’idea che i napoletani si stiano allontanando dalla loro più grande passione. Non è colpa dei disservizi o di un impianto non all’ altezza. O Quanto meno non è, e non può essere, l’unica ragione. 

«Noi veniamo da Capri – spiega Costanzo Ruocco del Club Napoli dell’isola – alle volte pernottiamo a Napoli pur di vedere la nostra squadra. Certo, capisco quelli che non vengono più allo stadio: quando c’è una Juventus così, il sogno svanisce in fretta. Poi questa c’è una nuova generazione di tifosi virtuali, troppo abituati a stare davanti la tv». I sacrifici sono anche quelli di chi arriva dalla provincia, ma comunque è sempre presente. Come Rosario Savarese, Club Napoli Meta di Sorrento: «Noi al San Paolo ci siamo sempre e ritengo incredibile che una parte della tifoseria contesti De Laurentiis. Sono gli stessi che gremivano lo stadio quando c’era il sogno scudetto: quel sogno non ce lo ha tolto il presidente, ma uno scippo fatto ad arte. È vero, Adl può avere delle uscite spiacevoli, si pone in modo antipatico. Ma la gente non viene più in massa allo stadio anche perché è stufa di come viene gestito il calcio italiano».

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