Portiere dotato di grande istinto di reazione, Meret lavora sodo a Castel Volturno con lo staff dell’allenatore per migliorare il proprio bagaglio tecnico: deve perfezionarsi nelle uscite e soprattutto approfondire la conoscenza con i compagni, Koulibaly e Albiol su tutti, perché sono quelli che comandano la difesa. La carta d’identità gioca totalmente in suo favore: acquistato la scorsa estate insieme a Karnezis (per i due portieri furono sborsati 28 milioni all’Udinese), oggi Meret da solo ne vale oltre trenta e ha già ricevuto la benedizione di un certo Zoff, monumento del calcio italiano: «Sarà il titolare della Nazionale per almeno dieci anni». Dovendo per forza di cose progettare un nuovo ciclo, il Napoli non potrà prescindere dalle poche certezze che questo freddo gennaio sta regalando: Meret si propone come il nuovo che avanza, la speranza di un futuro che non potrà prescindere da una rivoluzione, Ma almeno la porta sembra chiusa a chiave. Fonte: Mattino