Iezzo: “In porta occorrono gerarchie definite, l’alternanza non va bene”

Per il Napoli si può anche “scendere” di categoria e Gennaro Iezzo non ci pensò più di tanto a farlo. E poi, per sei stagioni l’ha difesa, quella porta, dalla serie C alla coppa Uefa. Iezzo è uno che l’ambiente Napoli lo conosce eccome. Oggi ha appeso i guanti al chiodo, ma non perde d’occhio le vicende azzurre e, vista la “particolare” situazione dei portieri in casa Napoli, lo fa con un pizzico di curiosità in più. Ne parla a Il Mattino: 
Ma l’alternanza fa bene ai due portieri? «Secondo me no. A nessuno dei due. I ruoli devono essere ben precisi».
In che senso? «Si devono dividere tra campionato e coppa. Se punti su un giovane come Meret e hai speso dei soldi per averlo, devi fare in modo che trovi continuità. Essendo più giovane rispetto ad Ospina è normale che possa avere qualche problema se gioca meno».
Quindi si aspettava di vedere Meret in campo a Milano? «Per me sì, ma con Ancelotti è difficile capire chi gioca, anche in porta».
Ma rispetto a quando giocava lei il calcio è cambiato, ogni squadra ha sempre due portieri titolari.
«È diventata una caratteristica delle squadre di grande livello. Avere due portieri forti ti da grande sicurezza e il Napoli ne ha anche un terzo come Karnezis che è bravissimo. Credo che gli azzurri abbiano la migliore batteria di portieri di serie A».
Cosa le piace di più di Meret? «È un portiere completo, ha solo bisogno di fare esperienza. Ho sempre detto che è tra i più forti d’Italia insieme a Donnarumma e sono sicuro che faranno parlare di loro a lungo».
Si aspettava che si riprendesse così dopo l’infortunio? «L’infortunio lo ha buttato un po’ giù, ma quando trovi giocatori e un allenatore che ti danno fiducia, il momento brutto passa subito».
E cosa le piace di Ospina? «Il colombiano ha tanta esperienza e la mette a disposizione della squadra nei momenti critici. Quando viene chiamato in causa ci mette sempre una pezza».

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