Trasferta tranquilla per gli oltre 5mila tifosi azzurri. Così il servizio d’ordine

Piazzale Lotto, poco prima delle 17, proprio dove la linea 1 e quella 5 della metropolitana si incrociano, è presidiato da 6 camionette dei carabinieri. «Mai visti così in tanti», sospira il tassista. È chiaro che la sfida alla violenza e al razzismo da parte del governo è iniziata così: è una notte da bollino rosso e lo si capisce anche all’ingresso del settore ospiti di san Siro dove due file di steward sono schierati a ranghi serrati: più in là una ventina di poliziotti, con il casco, lo scudo e il manganello a portata di mano. Dicono, che dentro c’è una partita di calcio. Non è solo quella: è la partita contro il razzismo e la violenza. 
Lo spiegamento massiccio voluto dal Viminale (si parla di almeno 1800 uomini impegnati nelle 24 ore per la sicurezza e i controlli) è l’unica risposta per allentare la tensione dopo la scelta di aprire lo stadio (e Milano) a tutti i tifosi azzurri. Mai vista una simile invasione: perché a bordo dei vari mezzi possibili e immaginabili sono arrivati qui e sono entrati allo stadio gli ultrà di tutte le sigle del San Paolo, Curva A e Curva B. Come prima d’ora non era mai successo, tra divieti, obbligo di tessera del tifoso e tutti gli altri impedimenti. Tra settore ospiti e gli altri settori, alla fine sono meno di 5 mila i tifosi napoletani.Fonte Mattino

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