E’ intervenuto ai microfoni di Radio CRC, nella trasmissione di Umberto Chiariello “Un Calcio Alla Radio”, l’analista finanziario Fabrizio Vettosi: “Lunedì scorso io e il professore Capasso abbiamo portato uno studio all’Università Parthenope, con il quale aggiorniamo ogni paio d’anni la storia finanziaria del Napoli dal 2004. Quest’anno abbiamo fatto uno studio comparative tra le 5 principali leghe. Partendo dallo studio emerso sui giornali, poi abbiamo fatto un’analisi delle performance del Napoli e poi abbiamo fatto una ricerca empirica del costo di un punto. Costo punto? È la performance sportiva in punti equivalenti dati dai punti in tutte le competizione in cui partecipa il club, corretto con una piccola variante. I punti sono ponderati. Fatta questa scala. Preso il transfer di team comparabile abbiamo disegnato una curva polinomiale, cioè un quadrato con quattro quadranti in cui identifichiamo la Juventus che sta all’apice destro di questa curva. Un punto realizzato dalla Juve costa circa un milione e quarantaduemila euro. Un punto realizzato dal Napoli costa circa 490 mila euro. Il miglior risultato incrociando perfomance sportiva con la performance tecnica è quello del Napoli. Questa quantificazione dice che per realizzare un punto il Napoli spende 500 mila euro e la Juventus 1 milione. Gli elementi presi a base dall’analisi sono i comportamenti, il costo dell’area tecnica, le minusvalenze, le plusvalenze realizzate, i prestiti onerosi sia attivi che passivi. Se li consideriamo però a lordo delle componenti di plusvalenza e minus valenza. Il Napoli ha sempre un costo che di un punto che è circa la metà di quelli della Juve. Estenderemo questo studio anche ad altri ambiti. Senza Champions il Napoli perde soldi? Il dato che ha analizzato La Gazzetta è un dato storico, noi dobbiamo analizzare anche un dato prospettico. Quest’anno la Champions è limitativa per quelli che partecipano in maniera meno decisa alla Champions League. Vogliono fare in modo di conseguenza che in Champions sei costretto a partecipare a livelli altissimi. Il Napoli dovrebbe puntare sull’investimento nelle strutture? Sono d’accordo. Io non sono un sostenitore dello stadio a tutti i costi, però noi analizzando questi modelli abbiamo trovato una correlazione tra ricavi commerciali e ricavi da stadio. Questo non vuol dire che lo stadio risolve i problemi della gente. Uno stadio accogliente favorisce i ricavi commerciali”.
A cura di Emilio Quintieri