C’è il riferimento, anzi la risposta chiara ai buuu razzisti e all’idea di Carlo Ancelotti di interrompere la partita per dare un segnale forte. L’appoggio morale di Giorgetti («Umanamente lo capisco») fa da contraltare al principio di azione e reazione: «Con 50-60mila persone allo stadio c’è un problema di ordine pubblico che deve essere gestito». «Ognuno è libero di prendere le iniziative che crede ma poi ci sono delle conseguenze – aggiunge Gabrielli – le norme ci sono e sono molto chiare: l’arbitro ha la responsabilità dell’interruzione del gioco o della sospensione della partita quando succede qualcosa all’interno del campo. Quando ci sono fatti che avvengono fuori dal rettangolo di gioco la responsabilità è e deve essere di chi si occupa dell’ordine pubblico. Non si tratta di svilire altri ruoli ma di ragionare sulle conseguenze».
Fonte: CdS