Di tutti i centrocampisti solo Diawara non riesce a raggiungere la sufficienza. I voti de Il Mattino
CALLEJON 6
Quando si trova a pochi passi dalla porta, continua a perdersi. Proprio come se non avesse più lo spirito per far gol. Non ha un avversario vicino e Ancelotti lo invita a essere più incisivo in avanti. Non perde mai i riferimenti quando sono gli altri ad avere il pallone. Pendola sulla fascia con generosa insistenza.
FABIAN 7
Tampona, ringhia, recupera e cuce: ha i piedi buoni e a differenza di altri non soffre l’alternanza di ruoli a centrocampo. Al suo fianco non c’è Allan e si vede, ma non si perde mai d’animo, gioca sempre con la testa alta e coordina il gioco con sfrontatezza e continui guizzi. Non male anche in fase di copertura.
DIAWARA 5,5
Presenza impalpabile. Del regista e del coordinatore di gioco non ha più nulla, non sempre riesce a contrastare con il fisico uno come Sensi e neppure Duncan quando incrocia in mezzo al campo. Gioca un numero enorme di palloni, ma ne spreca una percentuale esagerata. Non si fa mai ammirare per qualche giocata illuminante.
OUNAS 6
A corrente alternata e con frenesia. Ma uno di quei giocatori che alla gente piace. Una spina nel fianco, però fa davvero sempre solo quello che gli passa per la testa. Forse un po’ troppo. E questo non lo aiuta a farsi capire. Però c’è il suo tocco che libera la corsa di Insigne sul traversone che porta all’1-0.
ALLAN 6
Voto di affetto e di stima. Perché per il resto la sua è una gara senza la ricerca della gloria in nulla che fa. Un compitino con la grafia ordinata, ma niente che serve per portarlo a mettersi in evidenza. Colpa del mecato? Ma no, anzi quando entra lui il Napol trova la strada per la sua seconda rete.