Fate i bravi, ragazzi: e magari cominciate ad avvertire dentro ognuno di voi il richiamo dell’etica, il senso pieno per il rispetto. Fatelo ma per davvero, che siate in curva oppure ovunque voi sediate, e non «sfidate» il Napoli, non sarebbe né giusto e né elegante e né civile, perché nulla è cambiato rispetto al 26 dicembre. «La prossima volta che si ripeteranno cori razzisti, ci fermeremo». Tutti giù per terra, a gambe incrociate, o semplicemente immobili, come statue di sale impietrite dinnanzi a uno scempio che è stato già vissuto e del quale il Napoli, De Laurentiis, Ancelotti e anche i giocatori sono disgustati come chiunque abbia buon senso e avverta dentro di sé sentimenti rispettosi. Fonte: CdS