E’ ormai ovvio che la posizione del club azzurro, in merito ai cori discriminatori e razzisti, sia diametralmente opposta a quella del ministro Salvini sulla sospensione delle gare. Anche in città, quanto ribadito da Ancelotti, interrompere la gara in maniera personale, pare trovare consensi:
Gianluca Cantalamessa, politico napoletano, coordinatore regionale della Lega in Campania, analizza la questione da un doppio punto di vista. «La premessa è che condanno senza se e senza ma qualsiasi episodio di violenza e razzismo. Condivido la linea del ministro Salvini di non chiudere gli stadi e di non fermare le partite. Il primo punto da tenere presente è garantire la sicurezza: vanno puniti i violenti a tutela delle famiglie che vogliono partecipare a una giornata di festa. Precisato ciò capisco la posizione del Napoli che, come società sportiva, qualora si verificassero nuovamente cori razzisti verso un proprio calciatore possa chiedere la sospensione della partita a tutela del proprio atleta, della propria squadra e del proprio club».
Il Mattino