Supercoppa, Riccardo Cucchi: “E’ arrivato il momento di dire di no, e non sempre si…”

Il giornalista si è espresso in merito sulla scelta di giocare la finale in Arabia Saudita

In diretta ai microfoni di Radio CRC, nella trasmissione “Un Calcio Alla Radio” di Umberto Chiariello, è intervenuto il giornalista Riccardo Cucchi a proposito della Supercoppa tra Juve e Milan che si disputerà a Jeddah in Arabia Saudita: “Supercoppa? È una battaglia che insieme a pochi altri colleghi abbiamo portato avanti per una ragione di buon senso. Credo che il calcio debba smettersi di voltarsi dall’altra parte, magari solo per interessi economici. Questa scelta penso sia stata sbagliata fin dal primo momento, il calcio non può non tenere conto dei luoghi in cui si va a giocare. L’Arabia Saudita è un paese in cui c’è molto da fare sul piano dei diritti umani e dei diritti civili, sul piano che non riguarda solo i diritti delle donne ma anche della libertà di stampa. Non dimentichiamoci dell’omicidio di Khashoggi, avvenuta all’interno dell’ambasciata Saudita ad Istanbul. Credo che sia giunto il momento in cui il calcio si riprenda i valori su cui si basa. Il calcio è uno sport planetario, ha la fortuna di essere ricco ma non per questo deve chiudere gli occhi. Supercoppa in un paese in cui le donne hanno poche libertà? Io posso aggiungere che le donne lì non possono essere titolari di un conto corrente bancario, che in caso di separazione possono avere i bambini con loro fino a sette anni, in caso di maschi fino a nove. Non è la prima volta che il calcio si trova davanti queste situazioni. Per quanto riguarda olimpiadi e mondiali vorrei ricordare che la scelta del luogo in cui disputare queste manifestazione è sempre appannaggio del comitato olimpico per le olimpiadi, FIFA per i mondiali, UEFA per gli europei. In questo caso è l’Italia che sceglie. RAI trasmette la Supercoppa? La Rai non ha responsabilità perché ha sottoscritto un contratto con cui ha acquistato il diritto di trasmissione per i prossimi tre anni, non sapeva dove si fosse giocata la Supercoppa e non ha voce in capitolo, non può scegliere dove giocare la Supercoppa. Deve in qualche modo subire la scelta della Lega Calcio. Dico, però, che forse sarebbe giunto il momento di dire un no, anziché dire continuare a dire sempre dei sì”.

 

 

A cura di Emilio Quintieri

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