Guido Trombetti, ordinario di analisi matematica presso la Federico II e già rettore dello stesso ateneo, perché preferisce Ancelotti a Sarri?
«È un gradimento globale che ho verso l’uomo, innanzitutto, e anche verso il tecnico. È una persona che ha un approccio più pacifico alle persone, al mondo del calcio e alla vita. Ha il senso dello humor e del non prendersi troppo sul serio. A me, poi, non piacciono i talebani, gli estremisti, come era Sarri, che peraltro ha fatto molto bene, sia chiaro. Non trovo elementi irritanti o difetti nel carattere di Ancelotti. Anzi, ha una virtù straordinaria: è un uomo di grande garbo, una dote naturale È poi eccezionale per come vive il suo rapporto con la città e con i napoletani. Come allenatore non lo scopro io: è di alto rango».
Ancelotti potrà portare il Napoli a raggiungere gli obiettivi non colti da Sarri?
«Il suo progetto pagherà, basta lasciarlo lavorare in pace per i tre anni previsti dal suo contratto. Sono certo che otterrà risultati sorprendenti, magari già in questa stagione con riferimento alle due coppe. Ma è giusto non mollare neanche in campionato, dove dobbiamo conservare il secondo posto. Il suo essere aziendalista e uniformato al quadro manageriale, infine, per me è un pregio e non un difetto». Fonte: Il Mattino