Chissà se l’ex capitano del Napoli avrà ricordato la triste coincidenza di date: il 4 gennaio del 2000 se la vide brutta sul serio. I medici della clinica «Cantegril» di Punta del Este in Uruguay lo presero per i capelli, strappandolo a una morte che pareva certa, dopo il coma causato da overdose di cocaina. Prima di quest’ultimo ricovero in clinica, Diego aveva raggiunto l’accordo economico con la formazione dei Dorados Sinaloa, seconda divisione messicana: allenerà ancora la squadra con la quale ha sfiorato la promozione in serie A il mese scorso. Ma il torneo inizia proprio in questi giorni e i Dorados debutteranno contro il Celaya senza l’allenatore argentino in panchina. Il terzo intervento allo stomaco lo obbligherà allo stop forzato di almeno una settimana. Quasi come una squalifica, mettiamola così. Fonte: Il Mattino