L’età media dei tifosi organizzati napoletani si aggira intorno a una media di 30-40 anni. Rispetto al passato, quasi tutti hanno una formazione e anche un’occupazione: chi fa il pizzaiolo, chi il manovale, chi il barista, chi il meccanico. Ci sono pure non pochi diplomati.
Umberto e Antonio della Curva A rispondono alle domande del collega del Mattino, ma non hanno voluto fotografi
Ma che cosa significa essere ultrà? «Avere la mentalità significa una sola cosa: amare e rispettare la maglia del Napoli e non avere regole, se non quelle interne ai gruppi».
Allora vi sentite gli anarchici delle curve? «Se vuoi, mettila così – risponde Antonio, che nonostante la giornata fredda indossa una maglietta a maniche corte che gli scopre gli avambracci pieni di tatuaggi – Noi rispettiamo solo le nostre regole».
E la violenza? «C’è chi dice che per noi l’odio per l’avversario sia una droga, e forse è vero. Siamo tutti cani sciolti». Molto pasdaran e poco tifosi da salotto.
Umberto – “Quello che è successo a Santo Stefano non passerà sotto silenzio. Ci saranno conseguenze”.