Dalle pagine de il Mattino, dove Abbondanza ha rilasciato una lunga intervista abbiamo stralciato queste due risposte.
Ripercorriamo gli ultimi anni della sua carriera. «Non riuscivo a risalire di categoria e decisi di andare a Sorrento dove speravo di centrare la promozione in serie B rapidamente. Quando poi ho capito che non ce l’avrei fatta, ho mollato tutto: ero pronto a lasciare il calcio definitivamente, non solo quello giocato».
Eppure c’è stata quell’esperienza in Nord America proprio a fine carriera. «Si è trattato di un periodo breve. Prima sono stato in Canada. Il contatto me lo aveva creato un giornalista del Corriere che mi aveva fornito indirizzi e riferimenti per poter iniziare la mia nuova carriera. Poi sono andato negli Stati Uniti. Il calcio lì era ancora agli inizi e la lega nazionale si sforzava tanto per portare molti grandi giocatori di fama internazionale come Pelè, Crujff e Chinaglia. Ma c’erano complicazioni. Ad esempio si giocava solo sei mesi all’anno e i campi erano tutti sintetici, una vera novità per noi che eravamo abituati ai campi europei in erba naturale. Per non parlare delle trasferte, tutte molto lunghe».
Fonte: Il Mattino