Da oggi inizia il mercato di riparazione e molti club pensano non solo al presente ma anche a programmare per il futuro. Come il Napoli di De Laurentiis che si muove già in anticipo per regalare ad Ancelotti elementi all’altezza per lottare per i primi posti della classifica. Da Kouame e Piatek, tutti calciatori sul taccuino di Giuntoli e ilnapolionline.com ne ha parlato con il direttore di pianetagenoa1893.net Marco Liguori anche sul momento delle due squadre in campionato.
Al Napoli interessa Christian Kouame per completare la sua batteria di attaccanti. Com’è la situazione di mercato del calciatore ex Cittadella? “Il giocatore piace al Napoli e negli ultimi giorni c’è stata un’accelerata tra le parti. Come tu sai tra i due club spesso si sono intavolate trattative ma non sempre sono andate a buon fine. Per quello che mi risulta è dei calciatori che segue il club azzurro, il più vicino a firmare, rispetto a Piatek e Romero. Quando potrebbero esserci novità in merito? Sicuramente negli ultimi giorni i partenopei hanno accelerato e il Genoa ha mostrato interesse nel trattare, penso che tra una decina, quindicina di giorni potrebbero esserci novità in positivo o in negativo. C’è da capire anche con quale formula si arriverà all’eventuale risoluzione della trattativa, comunque si dovesse arrivare alla fumata bianca, il giocatore resterà in prestito fino a Giugno in rossoblu e poi passerebbe al Napoli”.
Oltre Kouame il Napoli segue Piatek e Romero, qual è la situazione sugli altri due calciatori? “Piatek è un calciatore che il Napoli ha fatto un sondaggio nel mese di Ottobre ma già all’ora Preziosi chiede davvero tanto, ora però è aumentata l’offerta che è sui 60/70 milioni. Ti do una notizia dell’ultima ora è che sul bomber polacco c’è l’interesse del Chelsea, ora c’è da capire se è solo una voce, oppure il club londinese farà sul serio. Su Romero invece ti dico che ci sono Juventus e Inter, in vantaggio. Il difensore del Belgrano debuttò contro i bianconeri nella sfida che terminò 1-1 e la società di Andrea Agnelli è in vantaggio sui nerazzurri. L’Inter sta pensando ad un eventuale contropartita, ma al momento è indietro, mentre il Napoli è staccata sulle altre. C’è da dire che Romero è un difensore di 20 anni, con ampi margini di crescita e se migliora dal punto di vista caratteriale, diventerà davvero forte nel suo ruolo”.
Il Genoa come si muoverà sul mercato tra Gennaio e Giugno? “Nei prossimi giorni la società di Preziosi potrebbe davvero essere ad un passo dall’arrivo di Barreca, terzino del Monaco ed ex Torino. Non è da escludere che si prenderà un altro terzino sinistro e poi c’è la questione regista. Senza nulla togliere a Sandro e Veloso, davvero ottimi calciatori in passato, ma non li vedo adatti in fase di costruzione, anzi su questo fondamentale fanno molta fatica. Prandelli vuole passare alla difesa a 4, per dare più equilibrio e quindi questi ruoli dovranno essere rinforzati. Non è da escludere che possa partire Pereira, buono con i piedi ma non è costante nel rendimento”.
Infine ti vorrei chiedere di Napoli e Genoa, secondo te stanno andando bene oppure possono fare di più? “A mio avviso il Napoli al secondo posto è un ottimo risultato, la Juventus purtroppo è ancora la più forte di tutte, cresce di anno in anno e può perdere solo lei lo scudetto. Gli azzurri sono lì nel caso di qualche passo falso della compagine di Allegri. Peccato per la fase a gironi di Champions League, ma con le avversarie che c’erano hanno dato il massimo. Il Genoa? Ad inizio anno la squadra era partita anche bene, poi c’è stato il cambio tecnico ed è arrivato Juric. Scelta che nessuno a Genova ha compreso. Da un lato c’erano le prestazioni, ma se queste non portano a punti, rischi di restare intrappolato nelle sabbie mobili della zona retrocessione. Su Prandelli dico ha portato una ventata di simpatia e al tempo stesso la serenità. Il Genoa gioca anche bene, anche se non sempre sono arrivati i risultati. Dovessero arrivare i rinforzi per dare più solidità alla squadra, allora si potrà evitare di lottare per non retrocedere, perché l’aria è cambiata e non poco”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
RIPRODUZIONE RISERVATA ®