Il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, la radio ufficiale della SSCN, esprimendosi sui fatti di Milano.
“Da stamattina stiamo facendo un elenco delle tifoserie tranquille, per incontrarci e restituire il calcio alla sua bellezza ai suoi tifosi, perchè quelli che si sono scontrati l’altra sera non è un tifoso, è un delinquente e così va trattato”.
“Il dialogo con le curve è informale, ma è una cosa che faccio perchè mi piacerebbe riuscire a risolvere queste situazioni, per riportare i bambini allo stadio”.
“Sono trecento gli arbitri finiti in ospedale per aggressioni, e questo va punito”.
“Bisogna far rispettare le leggi che già esistono, perchè se uno commette atti di violenza non deve uscire dopo 24 ore. Poi abbiamo chiesto a chi organizza il mondo del calcio di applicare leggi più severe. Vietare le trasferte è una punizione anche per i tifosi buoni”.
“Bisogna ripartire dai ragazzini, e bisognerebbe ci fosse meno business intorno al calcio. Il razzismo nel 2018 è una cosa da imbecilli e da deficienti. Non bisogna mettere tutto nello stesso pentolone, perchè si fa il gioco dei violenti. Gli sfottò fanno parte, nei limiti dell’educazione, della normalità, altra cosa è la violenza ed il razzismo.”
“L’arbitro Mazzoleni ha fatto bene a tirare avanti la partita, perchè altrimenti fuori sarebbe potuto succedere peggio”.
“Sarò fisicamente allo stadio per Milan-Napoli. Sicuramente a Milano, l’altra sera, non ha funzionato qualcosa nella prevenzione per l’ordine pubblico, perchè c’era gente che arrivava dalla Francia. Comunque abbiamo gente competente e brava, e ci metteremo tutto l’impegno possibile per evitare il ripetersi di questi episodi”.
“I campionati però che mi preoccupano sono quelli minori, di eccellenza, di lega pro, è lì già che ci dovrebbero essere punizioni pesanti”.
“Vesuvio lavali col fuoco” vale “Milano in fiamme”. E’ rivalità sportiva, se dobbiamo essere attenti, dobbiamo essere attenti su tutto. Non posso arrestare tutti, ma li educo”.
“Se si approfitta di un momento di sport per sfogare la rabbia, la idiozia, negli spalti di uno stadio, si deve pagare di più”.