Inizio choc, poi il 4-4-2: Ancelotti ha blindato la difesa

Difesa azzurra – L’inizio aveva fatto tremare. Dieci reti nelle prime sette giornate, sei nelle prime tre: un avvio traumatico. Cominciando da quello di Immobile che in dribbling sorprese tutta la linea difensiva azzurra. La settimana successiva Bonaventura e Calabria, al San Paolo. Gol evitabili. Poi il disastro Samp: la doppietta di Defrel e la rete di Quagliarella: tanti buchi difensivi quella sera al Ferraris. Fu dopo quella serie di evidenti buchi liguri che Ancelotti decise di cambiare modulo e, dopo la sosta, contro la Fiorentina optò per il 4-4-2. Da quel momento in poi, infatti, eccezion fatta per la parentesi negativa contro la Juve (tre gol al passivo: la doppietta di Mandzukic e il gol di Bonucci), gli azzurri in una partita al massimo hanno subito una rete (quella di Belotti del Torino su rigore, di El Shaarawy della Roma, di Caputo dell’Empoli, di Kouamè del Genoa e l’ultimo di Zapata dell’Atalanta).

Il Mattino

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